martedì 28 giugno 2011

Mauritius, la perfetta armonia


A cosa vi fa pensare l'immagine di un rosso tramonto tropicale su una candida spiaggia lambita da una placida laguna turchese?

Anche se questa descrizione non rende completamente giustizia alla varietà paesaggistica che invece possiede, questa meravigliosa isola è MAURITIUS.
...appena due o tre ore di fuso orario e collegata all’Italia anche da voli diretti...


"Dio creò Mauritius e poi il Paradiso terrestre": così scrisse Mark Twain, che si era rifugiato nell'isola dopo un fallimento.
Charles Baudelaire vi scrisse la sua prima poesia.
Joseph Conrad, che aveva fatto scalo nell'isola per un carico di zucchero, ne rimase stregato e la descrive come "una perla che distilla grande dolcezza sul mondo".

Il clima è subtropicale. In poche parole sempre mite e con temperature medie che non scendono al di sotto dei 24°.
Circondate da una barriera corallina quasi ininterrotta, le coste di Mauritius offrono spiagge e lagune bordate dalla fresca ombra di palme o alberi di casuarina, riparate dal moto ondoso e un mare poco profondo per decine e decine di metri all’interno della laguna, qui i bimbi possono giocare in tutta sicurezza e rincorrere pesci coloratissimi per cercare il sosia di Nemo...


Ma anche i ragazzi avranno di che divertirsi, con spiagge attrezzate per l'avviamento e la pratica dei più divertenti sport acquatici, seguiti da operatori esperti. Ma a chi non vuole solo mare, e vuole partire per un'avventura più completa, Mauritius offre siti ed escursioni adatte a tutta la famiglia, come i giardini botanici, i parchi o le riserve in cui ammirare la flora e la fauna dell'isola.
Famosa per lo splendido oceano, per le lagune e i tramonti tinti di rosa, l'isola di Mauritius sa offrire in realtà anche splendidi spettacoli naturali. Foreste, parchi naturali, riserve, piccoli centri e antiche residenze si alternano tra la storia coloniale e una natura incontaminata.
Mauritius è un miracolo di convivenza etnica, la popolazione eterogenea vive in perfetta armonia ed è riuscita a fare di questa diversità una ricchezza in ogni settore. Un esempio è la tradizione gastronomica dell'isola: dai piatti della cucina creola, dai sapori forti e speziati, alle prelibatezze della cucina francese, fino alle zuppe della tradizione cinese, mentre la presenza dell'Oceano Indiano garantisce un vasto assortimento di pesci e crostacei. Le diverse culture coesistenti fanno di Mauritius una delle località più varie e ricche a livello gastronomico, dove tutto si può mangiare, e bene.
Moltissimi i piatti tradizionali, dalle origini più diverse: la rougaille, una salsa speziata a base di pomodori e zenzero con cui condire sia pesce che carne, s'inserisce nella miglior tradizione della cucina creola; vindaye , salsa di senape servita con pesce freddo, così come il chutney, insalata a base di frutta, ortaggi e spezie, sono piatti di origine indiana; il bol renversé, una zuppa di gamberetti, tagliatelle e pollo, proviene direttamente dalla cucina cinese; orientale è la tanto buona quanto originale youm koumg, una specialità a base di frutti di mare al cocco; la cucina francese domina poi con le sue buonissime zuppe. Il sapore più tipico di Mauritius rimane comunque il curry, a base di carne o di pesce. Una cucina quindi internazionale e originale allo stesso tempo.

Il modo migliore per conoscere l'isola è attraverso le parole, i ricordi e i consigli di un giovane mauriziano: Joe Naralloo
Con lui ci addentreremo nei luoghi , nelle tradizioni e nella vita. Leggiamo cosa racconta:

" La mia spiaggia preferita da sempre è sicuramente Flic en Flac. La sua denominazione è senza dubbio strana. Flic en Flac deriva da una vecchia frase olandese “Fried Landt Flaak” che letteralmente significa “ Terra libera e piatta”. Nei miei ricordi di giovane Mauriziano , Flic en Flac voleva dire gita scolastica, un giorno di vacanza dove si partiva alla mattina e si passava la giornata tra giochi sulla sabbia e bagni nelle acque cristalline. Allora Flic en Flac era conosciuta soprattutto per il suo cimitero dove i vicini villaggi di pescatori venivano a seppellire i loro parenti morti. Alle volte si praticava un’artigianale caccia alle anatre selvatiche e agli uccelli nelle paludi vicine. Sono passati 20 anni da allora e Flic en Flac si è rapidamente sviluppata in una importante area turistica, seconda solo a Grand Baie. Durante gli anni 70/80 l’economia del paese era orientata allo sviluppo dell’industria manifatturiera e soprattutto dello zucchero, provenienti dalle estese piantagioni di canna. Ma quando il prezzo dello zucchero del mercato mondiale diminuì drasticamente, il governo cambiò la sua politica e incoraggiò l’espansione del settore turistico. In questa prospettiva alcuni hotel 5 stelle ebbero il permesso di essere costruiti proprio nella regione di Flic en Flac. Quando Flic en Flac divenne popolare, i ricchi mauriziani sistemati all’estero comprarono dei terreni in quest’aera per costruire alloggi per le loro vacanze. Ma durante la loro assenza pensarono di affittarli ai turisti e rapidamente Flic en Flac venne conosciuta anche per queste sistemazioni.
In appartamento si vive un po’ la vera Mauritius, si spende meno (soprattutto non ci sono gli extra) basta trovare una struttura pulita, carina, vicino al mare e ad un prezzo buono. Come zona io consiglierei senz’altro Flic en Flac, Grand Baie è meglio di no perché va bene per una serata, ma la spiaggia è un pochino piccola. Una volta trovata la struttura, non farei altri spostamenti perché se per esempio sono a Flic en Flac che è a ovest e voglio andare sulla costa est, ci metto circa mezz’ora, se invece voglio andare al nord ci metterò un’ora. In certe strutture i proprietari sono molto accoglienti e disponibili a preparare la prima colazione per gli inquilini e anche qualche cena tipica mauriziana, a un prezzo veramente modico.

Pensiamo a come muoverci. Per un taxi bisogna discutere un po’ per il prezzo e trovare qualcuno che sia disponibile e anche gentile. Si può sempre optare per l’auto a noleggio ma mi raccomando di discutere lo stesso il prezzo dell’auto. Per le gite ed escursioni direi di farne il più possibile. Se si ha solo una settimana non basta per vedere tutto, però si possono visitare le attrazioni più famose. Da non perdere assolutamente: l’isola dei Cervi, i giardini di Pomplemousses, il mercato di Port Luis, Le Morne, le terre dai sette colori, il lago sacro di Gran Bassin, il parco dei coccodrilli e tartarughe giganti, ecc.ecc. Perchè mi piace? Perchè è una delle spiagge più belle, con sabbia bianca, barriera corallina, lagune turchesi ed è ideale per un soggiorno in ogni mese dell’anno per il fatto che, come tutta la costa ovest, è protetta dai venti di sud est grazie alla catena delle montagne.

Volete saperne di più? Visita il portale e fai una richiesta di informazioni:

http://mauritius.ingiroperilmondo.com/it_IT/home.html


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